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Emergenza alla Casa Circondariale di Terni: poliziotti aggrediti, istituzione in silenzio

Crescono gli attacchi contro gli agenti mentre l’amministrazione resta inerte: lo stato di agitazione è inevitabile

La situazione alla Casa Circondariale di Terni si aggrava sempre di più, con i poliziotti che diventano le vittime principali in un contesto di totale abbandono da parte della Direzione e di distacco crescente da parte dell’Amministrazione rispetto alle criticità degli istituti umbri. Sabato scorso, un grave episodio di violenza ha visto coinvolto un detenuto algerino di media sicurezza, il quale ha brutalmente aggredito un addetto alla vigilanza della sezione “H”, procurandogli una frattura alla mandibola e venti giorni di prognosi.

Ieri mattina, sono stati i poliziotti ternani a salvare un detenuto che aveva tentato il suicidio, segno inequivocabile del disagio che regna all’interno della struttura, tanto che il detenuto stesso ha dichiarato di non voler più restare a Terni. Nella serata, un altro poliziotto è stato vittima di aggressione da parte di un detenuto italiano affetto da problemi psichiatrici, il quale lo ha colpito perché desiderava parlare con il comandante, causandogli sei giorni di prognosi.

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Nonostante le promesse del Provveditore Regionale di un mini-sfollamento quando i detenuti a Terni erano 525, oggi saliti a 575 detenuti, senza alcuna soluzione in vista. Il clima è diventato talmente teso che i detenuti si sentono autorizzati ad aggredire, sapendo di ottenere ciò che desiderano.

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