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Celebrazioni San Francesco, tutti gli eventi: le spoglie esposte ai fedeli

Nel 2026, per celebrare gli 800 anni dalla morte di San Francesco, patrono d’Italia, Assisi sarà al centro di eventi religiosi, sociali, culturali. Iniziative suddivise in sei macro temi. Per l’occasione saranno anche esposti i resti mortali del santo.

Le sei aree tematiche

Assicurare la Memoria: edizioni, catalogazioni delle fonti francescane e digitalizzazione dei Fondi antichi presso il Sacro Convento di Assisi, per garantire la fruizione scientifica e la tutela nel tempo.

Francesco nel Giubileo: iniziative a Roma e Assisi in occasione del Giubileo, con eventi simbolici e culturali che rimandano alla figura del Santo; Francesco nel Mondo: azioni internazionali con Auditorium Parco della Musica e rete degli Istituti Italiani di Cultura, Piano Mattei e altri, attività negli istituti penitenziari e presenza nei principali saloni del libro.

Sculture – Nuovi Segni: collocazione di opere permanenti di grandi artisti contemporanei in città italiane ed estere, per lasciare tracce durevoli della figura di Francesco.

Francesco e i Giovani: concorsi e percorsi partecipativi ispirati al Cantico delle Creature, con un Capitolo delle Stuoie dei Giovani ad Assisi.

Cammino di Francesco: armonizzazione dei percorsi ad opera di un soggetto unitario di governance. Il Comitato nazionale collabora anche con il Piano Mattei per sviluppare iniziative di carattere internazionale, in particolare rivolte all’Africa e al Mediterraneo. Previsti programmi congiunti di sostegno a Gerusalemme, in Kenya e in Egitto.

Il programma delle iniziative e degli eventi approvato dal Comitato per le Celebrazioni degli ottocento anni della morte di San Francesco d’Assisi è stato presentato a Palazzo Chigi a Roma.

Dopo l’intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha ricordato la recente approvazione della legge che istituisce il 4 ottobre festa nazionale, ha preso la parola la presidente della Regione Stefania Proietti, che ha espresso un “sentimento di gratitudine sincero e commosso per il riconoscimento unanime, tante volte chiesto e desiderato, a un santo che è di tutti per i valori comuni e fondativi che rappresenta come la pace, la fraternità, il dialogo, l’amore per i deboli e gli oppressi, la custodia del creato, la giustizia sociale”.

“L’approvazione del provvedimento da parte delle forze politiche all’unanimità segna un passaggio fondamentale: tutto il popolo italiano si riconosce nei grandi valori francescani oggi più che mai attuali e urgenti. La Regione Umbria, terra francescana – ha aggiunto la presidente – farà la sua parte in questo passaggio con la storia non solo partecipando attivamente alle attività del Comitato nazionale ma anche nella stesura di una legge che, sulla base degli ideali francescani e contribuendo alle celebrazioni del 2026, si pone l’obiettivo di rendere alcune scelte generative come l’attenzione ai giovani, la sanità per i più fragili, la cultura e la bellezza accessibili a tutti, l’accoglienza la fraternità il dialogo e la pace, che sono il codice etico e quasi genetico degli assisani, degli umbri e degli italiani. Ora siamo noi che dobbiamo avere il coraggio di rendere concreti i valori francescani nelle azioni e nelle scelte politiche”.

Alla conferenza hanno partecipato il presidente del Comitato Davide Rondoni, il sindaco di Assisi Valter Stoppini, il vescovo Domenico Sorrentino, il custode del Sacro Convento fra’ Marco Moroni e il ministro provinciale dei minori Francesco Piloni.