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Bastia, Tari in salita: aumento del 6% nei costi dei rifiuti

Cittadini preoccupati per l’impatto su famiglie e imprese: nuovi sviluppi al consiglio comunale

Una notizia inaspettata ha colpito i cittadini di Bastia: l’aumento del 6% della Tari, la tassa sui rifiuti. Gli assessori al Bilancio, Valeria Morettini, e all’Ambiente, Mauro Timi, hanno annunciato la sorpresa durante la Prima commissione consiliare del 24 aprile. Oggi, nel consiglio comunale, si discuterà la delibera del piano economico finanziario e del piano tariffario dei rifiuti, dove la sindaca Lungarotti dovrà confrontarsi con la ex maggioranza di sei consiglieri.

Ad inizio aprile, l’Auri, presieduta dal sindaco di centrodestra di Todi, ha approvato i piani economici e finanziari per i diversi sub-ambiti con il voto favorevole della sindaca Lungarotti. Nonostante le proteste dei sindaci, gravate dal contenzioso della discarica di Pietra Melina e dal metodo di calcolo Arera, i costi del servizio gestione rifiuti sono destinati a crescere fino a raggiungere quasi 5,4 milioni di euro. Questo si traduce in un aumento del 6% nella bolletta dei rifiuti per i residenti di Bastia nel 2024. Un costo aggiuntivo che impatterà sulle famiglie e sulle imprese, con costi aggiuntivi legati all’ammortamento delle 32 ecoisole tra Bastia capoluogo e Costano e agli incentivi fino a 150 euro per chi conferisce i rifiuti al centro raccolta comunale.

Messaggio elettorale

L’opposizione a questo aumento è netta, soprattutto considerando le difficoltà economiche già esistenti per molte famiglie e attività commerciali. È anche motivo di preoccupazione il fatto che le proposte per introdurre una tariffa puntuale siano state respinte nonostante il tasso di raccolta differenziata del 74,73%. I cittadini virtuosi di Bastia dovrebbero essere premiati anziché penalizzati.

Riguardo al rendiconto del bilancio che mostra un avanzo libero di 1,177 milioni di euro, somma disponibile per il nuovo consiglio comunale dopo il voto dell’8-9 giugno, sorgono interrogativi sulla gestione finanziaria. Perché non utilizzare parte di questo avanzo per alleviare il peso della Tari? Quando l’autunno arriverà e il governo Meloni dovrà tagliare le spese per rientrare nel rapporto debito/PIL al 3%, i cittadini saranno chiamati a pagare il conto, mentre le grandi imprese, le banche o i politici che taglieranno vitalizi o stipendi resteranno immuni. Il Comune di Bastia non sarà immune da questo impatto, causato dalla politica del centrodestra.

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