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Milei vs Tapia: l’origine dello scontro che tocca anche il presidente del Perugia

La prima inchiesta della giustizia argentina sul calcio è stata aperta per una presunta evasione fiscale del presidente e del tesoriere dell’AFA (la federazione calcistica argentina). Claudio Tapia e Pablo Toviggino sono formalmente indagati per aver trattenuto Iva e contributi pensionistici, nell’ultimo anno e mezzo, per circa 13 milioni di dollari. Tutto partito da una denuncia della Direzione generale delle imposte argentine (Dgi).

“E’ un attacco coordinato del Governo argentino” la replica di Tapia. Che però ora rischia di veder messo sotto inchiesta tutto il Consiglio dell’AFA che lo sostiene.

Intanto, infatti, altre tre indagini su presunte irregolarità finanziarie e riciclaggio hanno coinvolto, a vario titolo, imprenditori molto vicini al presidente dell’AFA, tra cui Ariel Vallejo e Javier Faroni, presidente del Perugia Calcio, che secondo quanto si apprende dalla stampa argentina ha dovuto subire nelle ultime ore una perquisizione domiciliare in cerca di tracce di quei 42 milioni di euro che mancherebbero all’appello rispetto alle cifre raccolte per le gare esterne della Nazionale argentina. Faroni nei giorni scorsi, attraverso i suoi legali aveva parlato di uno scenario di sospetto senza fondamento oggettivo, ricordando che la TourProdEnter è una “società privata e autonoma che definisce liberamente e discretamente i fondi che le appartengono, rispettando la legislazione vigente del paese di origine in termini di mercato valutario, regime fiscale e tributario, come ha fatto nel corso della sua storia”. Una società straniera (ha sede negli Stati Uniti) che non ha mai gestito fondi pubblici. Da qui anche la tranquillità con la quale finora finora sono state accolte le notizie rimbalzate dall’Argentina dal Perugia Calcio, società che ovviamente non è toccata dall’inchiesta.

Ma soprattutto, persone vicine a Faroni e a Vallejo hanno sempre ribadito che tutto è frutto del braccio di ferro tra il presidente argentino Javier MIlei e il numero uno dell’AFA, Tapia. Uno scontro che va avanti da un anno.

La riforma delle società calcistiche argentine

Da quando, cioè, la federazione calcistica argentina, con l’appoggio della maggioranza dei club, si è apertamente opposta al disegno di riforma del presidente Milei, che vuole introdurre la possibilità per le società calcistiche (oggi esclusivamente società civili senza scopo di lucro) di diventare società per azioni.

Uno scontro iniziato formalmente un anno fa, quando la senatrice Patricia Bullrich ha presentato un esposto alla Conmebol (la federazione calcistica sudamericana) chiedendo l’apertura di un’indagine su presunte violazioni del Codice etico e della Politica anticorruzione nei confronti del presidente dell’AFA Tapia.

Esposto da cui poi sarebbero originate le indagini giudiziarie che hanno finito per coinvolgere anche imprenditori legati al numero uno dell’AFA.