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tasse consiglio regionale

Regione, scontro tra maggioranza e opposizione sul Defr

In Consiglio regionale il dibattito sul Defr 2028-28, strumento fondamentale di programmazione
economico-finanziaria, il primo di questa legislatura.

Con l’analisi del contesto socio-economico (introdotto anche ‘Il termometro dell’economia umbra:
lettura tendenziale dei dati più recenti’), delle risorse nazionale ed europee attivabili e e conseguenti politiche regionali.

Per il relatore di maggioranza, Francesco Filipponi (Pd), “il Defr traccia in modo chiaro il percorso di rinnovamento che questa maggioranza ha scelto di intraprendere per il futuro dell’Umbria. Con il Defr, in un contesto complesso – ha evidenziato – l’Umbria sceglie non la prudenza passiva, ma una programmazione coraggiosa, orientata alla crescita, al benessere, all’innovazione e alla sostenibilità”.

Per il relatore di minoranza, Paola Agabiti (FdI), “questo Defr è caratterizzato da una nuova vecchia novità: si individuano nuove risorse mediante nuove tasse. Un documento che non ha una visione strategica per la crescita della Regione, per la coesione sociale della Regione. Un Defr statico, senza innovazione, senza respiro, un documento tecnico che si concentra soprattutto sulla descrizione dell’oggi, un Defr che ripropone azioni e programmi che provengono da scelte avviate nella passata consiliatura, che programma poco o nulla, dove le poche novità che si rintracciano nel documento sono le stesse che hanno portato l’Umbria tra le regioni in transizione”.

Terminato il dibattito, l’Aula ha approvato con 13 voti favorevoli (Pd, M5S, AVS, Ud-Pp) e 8 contrari (FI, FdI, Lega, Tp-Uc), la proposta di risoluzione che accompagna il Defr.