
Parlamento UE, ok all’estensione etichetta: niente più “bistecche” vegetali
Un voto che segna un cambio di passo importante per il futuro dell’agricoltura europea e per la tutela del lavoro degli agricoltori. Coldiretti Umbria commenta così l’approvazione da parte del Parlamento Europeo delle modifiche al Regolamento sull’Organizzazione Comune dei Mercati (Ocm) e il voto sulla semplificazione della Politica agricola comune (Pac).
“Le decisioni assunte, accolgono molte delle nostre storiche richieste e rappresentano – sottolinea Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria – un primo risultato concreto delle mobilitazioni che hanno visto protagonisti anche gli agricoltori umbri, in piazza per difendere reddito, trasparenza e sostenibilità”.
“Grande soddisfazione – spiega Agabiti – per l’apertura all’estensione dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti, un principio di trasparenza che Coldiretti sostiene da anni e che permetterà ai cittadini di conoscere con chiarezza la provenienza dei cibi, valorizzando le produzioni locali e garantendo una concorrenza più leale. Bene anche la preferenza dei prodotti di origine comunitaria e locale in mense e appalti pubblici. Tra le principali novità inoltre – aggiunge Agabiti – lo stop all’utilizzo di denominazioni come ‘hamburger’ o ‘bistecca’ per prodotti vegetali o sintetici, una misura per contrastare il fenomeno del ‘meat sounding’ e tutelare i consumatori da pratiche commerciali ingannevoli, rafforzando al contempo il settore zootecnico, così rilevante pure per l’economia agricola regionale”.
“Sul fronte della filiera agroalimentare – riferisce il direttore regionale Coldirett,i Mario Rossi – il Parlamento europeo ha dato il via libera all’obbligatorietà dei contratti scritti, con la previsione che anche i costi di produzione vengano considerati nella fissazione dei prezzi. Un passo fondamentale – sottolinea Rossi – per mettere fine a pratiche sleali che troppo spesso hanno costretto le aziende agricole a vendere sottocosto, compromettendo la loro sostenibilità economica. Parallelamente – prosegue Rossi – l’approvazione delle misure di semplificazione della Pac rappresenta un ulteriore risultato di rilievo per il mondo agricolo. Le nuove disposizioni introducono maggiore flessibilità e meno burocrazia, con la possibilità, ad esempio, per gli Stati membri, di esentare dagli impegni degli ecoschemi gli agricoltori con meno di 10 ettari e/o con un numero limitato di capi introducendo una reale proporzionalità e riducendo drasticamente gli oneri per le piccole aziende. Le modifiche approvate dal Parlamento – conclude Rossi – dovranno ora passare al voto del Trilogo, ma rappresentano un segnale politico di grande rilievo nel percorso di sostenibilità e semplificazione per le imprese agricole”.