
Da Perugia ad Assisi in marcia per la pace e la giustizia, le immagini
Un grido per la pace, la giustizia e la legalità lungo 24km. La distanza tra Perugia e Assisi, lungo quel percorso inaugurato da Aldo Capitini, dove quest’anno si sono ritrovate 200mila persone secondo gli organizzatori. Così tante non se ne vedevano dal 2001, anno dell’attentato alle Torri Gemelle.
Quest’anno, in mezzo alle bandiere arcobaleno, tante palestinesi. Una, annodata con quella di Israele, ha sventolato nella Piazza Inferiore di San Francesco. Così come annodate erano quelle dell’Ucraina e della Russia.
“Fraternità” la scritta sullo striscione di testa, per una edizione che aveva come slogan “Imagine alla the people”.
Dal palco allestito subito fuori da Porta San Girolamo ad accogliere le prime fila della folla che si apprestava a percorre il percorso che ha attraversato Ponte San Giovanni, Bastia Umbra, Santa Maria degli Angeli, per arrivare alla Rocca Maggiore di Assisi, dove si è tenuto un momento collettivo di riflessione e festa, tra i gonfaloni del Comune di Perugia e dei Comuni che da tutta l’Italia hanno aderito alla marcia.
Tra gli amministratori locali la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, i sindaci di Perugia Vittoria Ferdinandi e di Assisi Valter Stoppini, insieme agli assessori delle loro amministrazioni. Presenti anche il sindaco di Betlemme Maher Nicola Canawati, il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, il presidente di Legacoop Simone Gamberini, Snizhana Shaluhin (Ucraina), Monicah Malith (Sud Sudan), Lam Magok (Libia) e Cristina Palomba dei Giovani Costruttori di Pace.
“Questa nostra marcia – ha detto la presidente Proietti – deve essere la somma di tutte quelle piazze straordinarie che hanno dato un contributo determinante a un primo passo verso la firma della pace in Palestina”.
“E’ un’immagine stupenda questo mare che difende l’umanità. Grazie Perugia, non sei stata mai così bella” ha detto la sindaca Ferdinandi.
“A uccidere sono soprattutto la povertà e le ingiustizie” ha detto Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace.