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meloni assisi

Il messaggio di San Francesco, tra cultura e speranza di pace VIDEO

Nel giorno di San Francesco, che dal prossimo anno tornerà ad essere festa nazionale, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ne ha ricordato la fonte di ispirazione culturale (“ha incarnato la summa del genio italico”), ma l’esempio di dialogo e pace, auspicando che possa essere d’esempio per interrompere la “terza guerra mondiale a pezzi” che si sta combattendo e che, con l’accettazione del piano di pace da parte di Hamas, si possa arrivare alla pace in Medioriente.

La presidente Meloni ha ricordato il percorso che ha portato il Parlamento, appunto, a reintrodurre la festa di nazionale il 4 ottobre e l’importanza delle iniziative programmate per il 2026, ottavo centenario della morte di San Francesco.

La presidente Meloni, che era accompagnata dal ministro della Cultura, Alessandro Giulio, all’inizio del suo intervento ha replicato anche ad alcuni manifestanti che l’hanno contestata inneggiando alla Palestina, ricordando proprio l’esempio di Francesco incline al dialogo.

Con i discorsi delle autorità dalla Loggia del Sacro Convento si è conclusa la prima parte delle celebrazioni per la festa di San Francesco Patrono d’Italia. Il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano durante la celebrazione nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da Mons. Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana.
Centrale nei vari interventi è stato proprio il riferimento a san Francesco d’Assisi e alla sua attualità per la società contemporanea, vista anche la recente decisione del Parlamento di reintrodurre la festa nazionale del 4 ottobre in suo onore.

“Nei giorni scorsi il Parlamento ha approvato la legge che rende il 4 ottobre festa nazionale – ha dichiarato il custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv, all’inizio della celebrazione in Basilica –: non solo un omaggio al Patrono d’Italia, ma il riconoscimento di valori che parlano a tutti. Perché questa festa diventi davvero feconda, occorre che ciascuno ne tragga conseguenze concrete: le nostre comunità con il loro vivere quotidiano; le amministrazioni locali con le loro scelte di giustizia e di inclusione; il Parlamento e il Governo con leggi e politiche coerenti con ciò che oggi si proclama; ciascuno di noi con scelte di vita sobrie e fraterne. Nel testo della legge si citano i temi “della pace, della fraternità tra i popoli, dell’inclusione sociale e della tutela dell’ambiente”: termini che costituiscono una vera e propria sfida e una chiamata alla responsabilità”.

Il sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo Pierluigi Biondi, giunto ad Assisi insieme al presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, ha acceso la lampada di San Francesco, davanti alla tomba del santo. Le cui spoglie mortali, il prossimo anno, saranno esposte al pubblico a 800 anni dalla sua morte.

Terminati i saluti istituzionali, sono ripresi alle 16 le celebrazioni liturgiche conclusive della giornata di festa ad Assisi. L’amministrazione comunale parla di oltre tremila pellegrini abruzzesi che hanno gremito le piazze e l’interno del Santuario francescano. Grandissima risonanza anche per l’annuncio del centenario francescano del 2026 e della prima pubblica ostensione delle spoglie di san Francesco dal 22 febbraio al 22 marzo: il sito web dedicato, www.sanfrancescovive.org, è stato preso d’assalto dai fedeli al punto da causare alcune outages temporanee nella procedura di prenotazione gratuita, ma obbligatoria, dell’esperienza della venerazione del corpo di san Francesco.

“È stata davvero una giornata di festa, per tutti, nel più vero senso della parola – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – perché mentre abbiamo celebrato san Francesco ci siamo anche ritrovati più uniti, più solidali, più rispettosi gli uni degli altri, nonostante le nostre molteplici differenze. È vero, infine, che Francesco davvero parla a ciascuno e invita tutti a imparare da lui uno stile di vita e relazionale fraterno e fiducioso”.

Nei primi di gennaio 2026 si terrà l’apertura ufficiale del centenario della morte di san Francesco nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola.