
A scuola senza telefonini, il Codacons: segnalateci inosservanze, denunceremo gli istituti
Con l’avvio dell’anno scolastico il Codacons anche in Umbria annuncia denunce contro quegli istituti che non faranno rispettare la direttiva ministeriale che vieta l’utilizzo dei telefonini, anche durante la ricreazione.
“Una rivoluzione attesa da tempo che, tuttavia, si sta scontrando con l’opposizione degli studenti – scrive il Codacons – ma anche di molti presidi e insegnanti, e la cui applicazione pratica appare a rischio.
Diversi istituti infatti hanno già messo le mani avanti segnalando le difficoltà logistiche legate al nuovo divieto: dalla vigilanza da parte degli insegnanti all’esigenza di dotarsi di armadietti, contenitori o altri strumenti per conservare i telefonini. C’è poi la possibilità concreta che gli studenti riescano ad eludere la nuova norma, ad esempio introducendo un secondo cellulare non dichiarato in classe”.
Per il Codacons “vietare lo smartphone a scuola non è solo una misura di civiltà e buonsenso introdotta a favore degli stessi studenti, ma serve anche a prevenire abusi. I telefonini in classe, infatti, se da un lato rappresentano una fonte di distrazione, dall’altro sono spesso utilizzati dagli studenti per compiere atti di bullismo e per gravi violazioni della privacy”.
Per tali motivi l’associazione a tutela di utenti e consumatori ha deciso di scendere in campo avviando anche in Umbria una iniziativa contro gli istituti che non faranno rispettare il divieto. I genitori i cui figli frequentano scuole che continueranno a far usare i telefonini durante la giornata scolastica, potranno inviare una segnalazione alla mail info@codacons.it. I presidi di tali istituti saranno denunciati dal Codacons per inottemperanza alle disposizioni vigenti e dovranno rispondere della disapplicazione della circolare.
“Così come gli studenti rischiano sanzioni (fino alla sospensione) se non si atterranno al divieto sull’uso dei cellulari, allo stesso modo – conclude il Codacons – anche le scuole devono essere sanzionate se non faranno rispettare con la massima severità le nuove disposizioni”.