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guardia di finanza

Contestata bancarotta, misura interdittiva nei confronti di imprenditori di Castiglione

Misura interdittiva per imprese del settore della lavorazione del legno di Castiglione del Lago, riconducibili ad un’unica famiglia, per presunte irregolarità.

L’indagine aveva preso spunto muovendo dall’analisi di un’impresa di un gruppo già fallito ad iniziativa privata. L’attività investigativa ha fatto emergere come gli indagati, già titolari del gruppo societario dichiarato in liquidazione giudiziale, mediante il ricorso all’affitto d’azienda a società costituite ad hoc ed agli stessi riconducibili, abbiano trasferito il rischio di impresa ad altri soggetti giuridici, che per gli inquirenti sarebbero in realtà delle “scatole vuote”. E questo per mettersi al riparo dal rischio di aggressione della massa creditrice e dell’Erario i beni strumentali necessari per l’esercizio dell’attività di impresa. Le imprese coinvolte, in assenza di una gestione contabile regolare, hanno generato nel tempo un passivo per oltre 2,1 milioni di euuro, in gran parte riconducibile a debiti erariali.

Da qui la contestazione dei reati di bancarotta semplice, bancarotta fraudolenta documentale e per distrazione, nonché bancarotta societaria impropria.

La guardia di finanza della Sezione di Polizia giudiziaria hanno quindi dato esecuzione all’ordinanza interdittiva, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia su richiesta della Procura perugina, del divieto di esercitare funzioni direttive in qualsiasi impresa per 10 mesi nei confronti degli indagati al fine di contenere il rischio della reiterazione dei reati di natura fallimentare.