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Da imprenditore edile a esperto dell’olio d’oliva: la trasformazione di Gianluca Gregori

Una trasformazione guidata dalla passione e dalla determinazione

Nella pittoresca cornice di Orvieto, Gianluca Gregori, rinomato imprenditore nel campo dell’edilizia, ha vissuto una trasformazione sorprendente, passando dal settore edile al mondo affascinante e aromatico dell’olio d’oliva. La sua storia comincia nel 2014, con un’eredità inaspettata ma carica di significato: una piccola azienda agricola situata a Morrano, un incantevole paesino umbro dove Gianluca ha trascorso la sua giovinezza. Ma non si tratta di un’eredità ordinaria; è un lascito che porta con sé la passione travolgente di suo padre per gli agrumi e l’olio d’oliva.

Gianluca Gregori, l’imprenditore edile, diventa Gianluca Gregori, l’esperto dell’olio. Una nuova sfida che porta il nome della sua azienda: “Colle di Gemma”.Quella che inizialmente sembrava essere una svolta radicale si è rivelata essere un’avventura avvincente. “All’inizio, non sapevo distinguere un limone da un mandarino”, scherza Gianluca. “Ma quando ho iniziato a esplorare il mondo degli agrumi e dell’olio d’oliva, sono stato rapito dalla loro complessità e varietà”.

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Ha investito tempo e passione nello studio di queste piante, diventando un vero e proprio esperto. Ha ottenuto la certificazione di sommelier dell’olio con Bibenda e ha continuato la sua formazione per diventare un assaggiatore professionista accreditato presso la Regione Umbria. Oggi, l’azienda agricola di Gianluca è fiorente. Ci sono circa 700 piante di ulivo, ma il cuore dell’azienda punta a raggiungere il quantitativo di 1000.

Tuttavia, Gianluca non si limita a produrre olio d’oliva straordinario. Sta trasformando i suoi casali in autentiche oasi dell’oleoturismo, luoghi dove i visitatori possono immergersi nella cultura dell’olio, degustare i suoi prelibati prodotti e apprezzare la bellezza della campagna umbra. Per lui, questa avventura rappresenta molto più di una semplice attività commerciale. È un tributo al suo passato, un legame tangibile con suo padre e la sua eredità. E, allo stesso tempo, è un futuro luminoso, ricco di sapori e profumi da condividere con il mondo.

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Gianluca Gregori per saperne di più sulla sua straordinaria trasformazione e sul suo approccio nel gestire l’azienda agricola e sviluppare l’oleoturismo.

Qual è stata la sua motivazione principale nel decidere di prendersi cura dell’azienda agricola ereditata da suo padre?

Quando mi sono trovato a gestire la piccola azienda agricola c’è stato un po’ di disagio perché nel campo dell’agricoltura non ne capivo moltissimo. Ma poi piano piano è stato un susseguirsi di piacevoli scoperte. La motivazione principale è stata sicuramente il desiderio di preservare e valorizzare l’eredità di mio padre, una passione che lui ha trasmesso a me.

Quali sono state le sfide più significative che ha incontrato nel passaggio da un settore all’altro e come le ha affrontate?

Le difficoltà naturalmente sono di conoscenze tecniche perché per fare dei prodotti di un certo livello c’è da conoscere tutte le varie fasi della produzione agricola, dalla lavorazione in campo fino alla vendita. Ho affrontato queste sfide attraverso lo studio e la formazione continua. Ho frequentato corsi di sommelier dell’olio, assaggiatore professionista, e ho sempre cercato di rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie e pratiche agricole.

Può condividere con noi un po’ di informazioni sul processo di produzione dell’olio d’oliva che ha imparato nel corso del tempo?

Come detto inizialmente, non sapevo la differenza tra un melo e un olivo. Le pochissime info che avevo erano ricordi molto leggeri di quando andavo da piccolo con mio padre al mulino. Da allora molte cose sono cambiate a livello tecnico e di lavorazioni per cui ho fatto per prima cosa un corso di sommelier dell’olio, poi un corso per assaggiatori di olio di oliva vergine e infine una parte del percorso formativo con il corso per assaggiatore professionale e tecnico esperto degli oli di oliva vergini ed extravergini.

Ha coinvolto dei consulenti o esperti nel settore agricolo per aiutarsi nel processo di gestione dell’azienda agricola e nello sviluppo del settore dell’oleoturismo?

Inizialmente è stato più un ascoltare amici e chi ne sapeva più di me sull’olio e sull’oliva, ma adesso sono un associato Coldiretti e mi segue uno studio agronomico. Devo dire che ascolto molto anche due amici speciali che sono dei maestri in campo oleario. Per quanto riguarda l’oleoturismo, credo sia un segmento su cui investire perché c’è sempre più richiesta di momenti come degustazioni, raccolta e molte altre esperienze da fare in aziende.

Qual è la strategia di distribuzione che ha adottato per i prodotti agricoli?

Per quanto riguarda la distribuzione, al momento è basata sul passaparola e su alcuni ristoranti anche all’estero che mi hanno chiesto delle forniture. Sicuramente il sito internet darà un impulso alla distribuzione, ma soprattutto i premi vinti contribuiranno a far conoscere i nostri prodotti.

Gianluca Gregori rappresenta un esempio di come la passione e la determinazione possano trasformare un’attività apparentemente semplice in un’impresa fiorente e gratificante. Una testimonianza della bellezza e della ricchezza che si possono trovare nel mondo dell’agricoltura e dell’oleoturismo, e dell’importanza di preservare le tradizioni e le eredità familiari.

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