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Tag: caccia

Confagricoltura ed Eps dopo il cacciatore gentleman Parodi il punto sulla rete delle carni di selvaggina

Dopo la chiacchierata sullo stile e le tradizioni del mondo dei gentiluomini country a cura di Roberto Parodi, Confagricoltura Umbria lunedì 12 maggio (ore 11), nell’ultimo giorno del Caccia Village a Umbriafiere, farà il punto su “Umbria Selvatica”, la rete di imprese voluta da Confagricoltura Umbria ed EPS (Ente Produttori Selvaggina). La rete costituita da aziende agricole, di trasformazione e dedite alla ristorazione che coprono l’intero territorio regionale umbro, è infatti nata per favorire la corretta gestione delle carni di selvaggina, dalla raccolta delle carcasse sul territorio, alla loro lavorazione fino alla trasformazione e distribuzione tramite una filiera certificata e garantita che possa finalmente trasformare un problema, come quello della sovrabbondanza di ungulati, in una risorsa e in un volano di sviluppo per imprese e territorio.

Interverranno Igor Cruciani, presidente EPS (Ente Produttori Selvaggina), Daniele Paoloni, presidente “Umbria Selvatica”, e Simona Meloni, assessore all’agricoltura della Regione Umbria.

Il Tar non “riapre” la caccia: respinta l’istanza delle associazioni venatorie

Stop definitivo alla stagione venatoria in Umbria. Il Tar ha infatti respinto l’istanza di misure cautelari monocratiche con le quali, in due distinti ricorsi, Federcaccia e le altre associazioni venatorie Libera Caccia, Cpa, Enalcaccia, Italcaccia e Anuu chiedevano di sospendere a delibera con la quale la Giunta regionale dell’Umbria aveva decretato la sospensione del prelievo ai turdidi e alla beccaccia.

Delibera che la Giunta Proietti, su proposta dell’assessore Simona Meloni e istruttoria degli uffici, aveva assunto dopo che il Consiglio di Stato aveva confermato la sospensiva già adottata dal presidente, accogliendo l’istanza delle associazioni ambientaliste. Sospensiva che però aveva perso efficacia perché era intervenuto il cambio di normativa all’art. 18 della legge 157/92 approvato con un emendamento in Finanziaria.

La trattazione collegiale sul merito della richiesta delle associazioni venatorie è fissata all’11 febbraio
2025, quindi dopo la data di conclusione (a fine mese) inizialmente prevista dal Calendario venatorio dell’Umbria per la beccaccia.

Stop caccia turdidi e beccacce, la motivazione

La Giunta regionale dell’Umbria ha deliberato “di sospendere in attuazione dell’Ordinanza del Consiglio di Stato n. 163/2025, a decorrere dall’adozione del presente atto, l’attività venatoria alle seguenti specie: tordo bottaccio, cesena, tordo sassello e beccaccia; di dare ampia diffusione delle disposizioni assunte con il presente atto; di dare atto che il presente provvedimento è soggetto alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria”.

E’ quanto contenuto nella delibera votata venerdì dalla Giunta Proietti, dopo che il Consiglio di Stato aveva confermato la sospensiva a queste specie già indicata a dicembre dal presidente dello stesso tribunale amministrativo di appello, accogliendo l’istanza cautelare d’urgenza contenuta nel ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste e animaliste. Sospensiva che, come la precedente, sarebbe stata superata dall’emendamento all’art. 18 della legge 157/92 contenuto nella Finanziaria, che prevede, in caso di sospensiva di un Calendario venatorio, che fino alla sentenza di merito entri in vigore quello dell’anno precedente. Che per l’Umbria indicava, per queste specie, le stesse date.

“A fronte dell’ultimo pronunciamento del Consiglio di Stato e tenuta in prioritaria considerazione, nella
valutazione degli interessi pubblici in gioco, la valenza ambientale della disciplina – si legge nel documento istruttorio – si ritiene di dovere dare seguito a quanto disposto con l’Ordinanza n. 163/2025, sospendendo, in attesa di ulteriori approfondimenti, l’attività venatoria alle seguenti specie: tordo bottaccio, cesena, tordo sassello e beccaccia a decorrere dall’adozione del presente atto”.

Esultano le associazioni ambientaliste e animaliste. Le associazioni venatorie, invece, si preparano ad impugnare il provvedimento al Tar, che aveva dato loro ragione nel primo grado di giudizio.

    Cacciatore scivola in un dirupo e si ferisce, recuperato dai vigili del fuoco

    Un cacciatore è scivolato in un dirupo, domenica mattina, in una zona impervia vicino all’Abbazia di Sassovivo, in località Uppello, nel territorio comunale di Foligno.

    L’uomo è rimasto ferito, ma è riuscito a dare l’allarme.

    E’ stato raggiunto da una squadra dei vigili del fuoco di Foligno, che lo ha stabilizzato e posizionato su una barella toboga, per essere recuperato utilizzando tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali). Sul posto è intervenuto anche il personale del SASU (Soccorso Alpino Speleologico Umbria (SASU).

    L’uomo è stato quindi affidato alle cure del personale medico del 118, che ne ha disposto il trasferimento all’ospedale di Foligno.

    Tiene in cantina i fucili da caccia del suocero morto, denunciato

    Alla morte del suocero non ha presentato richiesta alle autorità competenti per detenere quei due fucili da caccia. I carabinieri della Stazione di Monteleone di Spoleto li hanno trovati nell’abitazione del 56enne, già noto alle forze dell’ordine, che è stato così denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto per detenzione abusiva e omessa custodia di armi.

    I due fucili – che il suocero del 56enne, cacciatore, deteneva legalmente – sono stati trovati all’interno di una cantina, priva di qualsiasi accorgimento di sicurezza, pertanto prelevabili – si sottolinea in una nota dell’Arma – da chiunque avesse accesso a quel locale.

    I due fucili sono stati sottoposti a sequestro.